Parrocchia, scendi in strada

Parrocchia Missionaria

Ogni comunità cristiana è chiamata a captare i segni di speranza


Il Vescovo di Trapani ha invitato la sua diocesi ad uscire in strada, a “vive- re la strada”, che diventa il “luogo teologico” dove si consumano le situazioni estreme della vita, ma anche spazio per nuove relazioni possibili, in cui può risuonare l’annuncio del Vangelo.

L’icona scelta come immagine-guida è l’incontro di Filippo con un eunuco, per strada, verso mezzogiorno. L'accostamento alla samaritana, trovata da Gesù al pozzo di Giacobbe, è immediato.

L’eunuco è ricco ma sterile, legge le Scritture senza trovarvi senso e interpella il diacono con una domanda che forse sale ancora alle nostre comunità dal mondo di oggi. L’esortazione conclusiva è chiara: le nostre comunità devono uscire da sé per incontrare e dare senso a tutte le situazioni di sterilità del territorio, tra cui ci sono “l’infecondità dei divorziati, di chi abortisce, di chi non sa perdonare, del mondo giovanile o di coloro che fanno ricorso ai maghi; la sterilità di un tessuto sociale asservito a lobby che schiavizzano le coscienze...”. 

Ognuno conosce il posto in cui vive… A questo mondo frantumato le nostre parrocchie possono “narrare” il Vangelo con la forza della testimonianza della carità, “accompagnando” l’eunuco di turno sul luogo dell’acqua, dove potrà attingere quella vita che sgorga dal cuore stesso di Dio.

Ogni comunità cristiana è chiamata ad essere anche antenna capace di captare i segni di speranza: le presenze profetiche di chi si scommette con gli ultimi, il numero sempre più alto di cosiddetti “ricomincianti” (uomini e donne che decidono di ritornare alla vita di fede e alla pratica dei sacramenti).

Il punto di partenza per compiere fino in fondo la scelta di “vivere la strada”, facendosi carico di gioie e di dolori del mondo circostante, resta la spinta dello Spirito che muove Filippo verso l’eunuco. È la vita secondo lo Spirito, una spiritualità autenticamente ecclesiale che sa rendere le parrocchie “fontana zampillante” di vita evangelica e di gioia.

È giusta qui una parola di ringraziamento, com’è scritta su questo “biglietto alla parrocchia”: “Carissima parrocchia, hai allevato tanti figli, hai fermentato la storia di valori umani e cristiani, hai popolato il Paradiso. Grazie del tanto lavoro svolto. Sei stata una mamma stupenda! Ma non puoi andare in pensione. Anzi! Auguri per il tuo rinnovamento, la tua missione e il tanto bene che ancora sei chiamata a svolgere. Cara parrocchia, preghiamo per te e per il tuo parroco. Auguri per il cammino che sei chiamata a continuare”. Firmato Giuseppe (Arcivescovo di Ravenna-Cervia).



 

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